
La sua passione per i Lego® nasce nel 1995, all’età di 4 anni, con la sua prima confezione di mattoncini. Da quel momento in poi è stato tutto un susseguirsi di costruzioni sempre più grandi e complesse: ︎︎︎ a 5 anni già monopolizzava il salotto con le sue infinite città Lego®.
Fun fact: qual è l’unico edificio, imprescindibile in qualsiasi città italiana, che non viene confezionato da Lego®? Esatto, la chiesa.
È dunque così che Luca si cimenta, ancora piccolissimo, nella costruzione di chiese interamente ideate da lui, traendo ispirazione da quelle che vede ogni giorno per le strade del suo paese, ma anche da quelle più celebri che hanno un posto d’onore nei libri di storia dell’arte e da cui rimane affascinato durante i suoi viaggi.
Passione per i Lego® e passione per l’arte crescono dunque di pari passo e si alimentano a vicenda durante il corso degli anni, fino ad arrivare, nel 2013, a realizzare il suo primo progetto vero e proprio: il Teatro Alla Scala di Milano, che lo consacra come vero e proprio artista del Lego®.
Gli edifici che più predilige riprodurre sono i monumenti italiani, con il loro fascino unico al mondo, e in particolare le architetture neoclassiche, barocche e rinascimentali, per lui stereotipo di bellezza e perfezione.
Ne ha realizzati ormai diversi, da quelli più “di nicchia” come la Cappella Cornaro (Roma), ai più iconici, come la Torre di Pisa o il Campanile di Giotto (Firenze), i quali viaggiano fino alla Lego® fan Weekend di Sakerbaek (DK) del 2018, ︎︎︎ qui fotografati insieme a Kjeld Kirk Kristiansen, ex CEO di Lego® e nipote dell’inventore del celebre mattoncino.

“In Italia la bellezza va soltanto notata, e non cercata”